domenica 27 dicembre 2009
Gli ultimi giorni del Condor
mercoledì 23 dicembre 2009
Most played

martedì 15 dicembre 2009
Per chiudere
Proviamo a partire dai fatti, così come li vediamo da un paio di giorni a questa parte:
una persona con riscontrati e seri problemi di salute mentale decide, con una certa premeditazione (era partito da casa raccogliendo diversi altri oggetti che gli sarebbero potuti essere utili nella realizzazione della suo gesto folle), di aggredire il Presidente del Consiglio, democraticamente eletto (bene sottolinearlo, a volte qualcuno se ne dimentica) di uno stato libero. Aspetta che lo stesso premier finisca il comizio, indetto e organizzato da tempo per quel giorno, e che si avvii verso i suoi sostenitori. Lì si mescola alla folla dei fans e approfitta di un momento nel quale il suo bersaglio si ferma per uno dei consueti fuori programma che, ad ogni occasione di incontro con la pubblica piazza, ama concedersi da quando è in politica. Si ferma e inizia a stringere mani, ricevere regali dai sostenitori, scambiare battute. Lo fa sempre, non è una novità, non è un evento imprevedibile. L'aggressore evidentemente lo sa e ne approfitta. Si avvicina, riesce ad arrivare a non più di due metri da Berlusconi, e gli scaglia contro una miniatura del Duomo di Milano.
Ci siamo tutti fin quì? Obiezioni? Mi sembra di essere stato sufficientemente oggettivo, quindi vado avanti.
Il Premier viene ferito piuttosto seriamente al naso ed alla bocca (no, non si muore di un taglio in bocca, come non si muore di nasi rotti, ma quel che è vero è che poteva andare anche molto peggio, proviamo ad evitare l'ironia per oggi): a quel punto una parte degli uomini della scorta presidenziale lo raccoglie e lo porta verso la macchina, mentre l'altra parte cattura e trattiene l'aggressore. Bene. Anzi, no. Bene un cazzo. Non parlerò del fatto che gli uomini che devono difendere la massima autorità governativa di una nazione gli abbiano permesso di esporsi di nuovo, dopo l'aggressione, salendo sul predellino dell'auto (che lui c'ha 'sta cazzo di fissa dei predellini) perchè servirebbe un post solo per quello. Ma il fatto che uno squilibrato con un oggetto come quello in mano e la chiara intenzione di lanciarlo (nel filmato Tartaglia ha il braccio alzato da diversi secondi prima del lancio) non sia stato visto è imperdonabile. Non è stato bravo lui, banalmente non è stato visto, se non dopo. Due cerchi concentrici di guardie del corpo impegnate nella difesa dell'uomo più esposto di questo paese non hanno visto un imbecille con un cazzo di Duomo in mano e l'intenzione di lanciarlo. A questo punto, se io fossi un cittadino di quello stato, e disgraziatamente lo sono, mi augurerei che il servizio d'ordine in blocco venga rimosso e mandato a spalare merda in un'azienda agricola del basso varesotto, prima che arrivi qualcuno con intenzioni ben peggiori, e ci siamo capiti.
Detto questo iniziano le reazioni politiche. Ed è lì, nel paradiso di Marco Frittella, che riusciamo a distinguerci con decisione da un paese civile. Perchè i primi commenti che mi saltano alle orecchie sono quelli di un leader di opposizione che parla di responsabilità indiretta del Premier, (peraltro in modo meno civile di come l'ho appena messa giù io), e quello di alcuni esponenti di maggioranza che parlano di terrorismo (tralascio le tesi complottiste, i siti esultanti, i gruppi cangianti, i baroni rampanti, i duomi rotanti, cavalli e fanti). Badate bene, perchè le due tesi sono speculari per livello di stupidità. Non credo di dover aggiungere molto alle sciagurate parole di Antonio Di Pietro, bastano da sole a farsi un'idea dell'uomo. E della situazione drammatica della sinistra nell'Italia dell'ultimo decennio. Della tesi terroristica invece vorrei approfondire qualche punto, tanto per capire se pensiamo di poterci prendere la libertà di parlare e agire a cazzo, per di più in una situazione come questa e ricoprendo ruoli esecutivi, o se invece qualcosa mi è sfuggito.
Dunque, un pazzo aggredisce il premier durante una manifestazione e pochi minuti dopo sento parlare di "grave allarme terrorismo". Partendo dai presupposti che abbiamo fissato nelle prime righe di questo post, Tartaglia si è mosso autonomamente, senza avere nessun tipo di organizzazione o gruppo alle spalle. Nessun contatto, nessun disegno, nessun mandante, niente, neanche il circolo del bridge dell'ospedale psichiatrico, un cazzo di nessuno. Quindi? Forse al Ministero dell'Interno avevano elementi sufficienti per permettersi di uscire pubblicamente a parlare di terrorismo da prima dell'episodio di domenica; ma se così fosse sono davvero dotati di scarso tempismo; perchè se io, cittadino italiano, scopro che tu, Ministro degli Interni, hai in mano dossier ed elementi sufficienti a farti pensare che ci possa essere un rischio (anche remoto) per la vita del Presidente del Consiglio, e a fine comizio gli permetti di fare ciò che stava facendo quando è stato colpito, invece di sbatterlo su una cazzo di macchina e portarlo in un luogo sicuro, bè, io, cittadino, penso che la sicurezza del Presidente del Consiglio è organizzata da un branco di incompetenti, a partire dai più alti vertici. Vi immaginate un gruppo di terroristi eversivi davanti alla televisione a guardare il tg delle 20 di domenica?
- "era un matto"
- "un matto?"
- "un matto"
- "ma che daverodavero?"
- "t'o sto a ddì"
- "anvedi 'sto stronzo"
- "e noi qua a pianificà da diec'anni"
- "ma vaffanculo, spegni và. 'nnamose a fà' 'na birretta"
In alternativa, il rischio terroristico era stato valutato precedentemente di consistenza scarsa abbastanza da permettere al Premier il suo bagno di folla, e in tal caso parlare di allarme terrorismo dopo che un povero deficiente ha fatto la mossa più idiota della sua vita, sulla base delle stesse prove, valutate insufficienti a sconsigliare a Berlusconi la sua passerella sarebbe, e resterebbe, una schifosa menzogna.
Delle due l'una.
Decidete voi.
lunedì 14 dicembre 2009
Nient'altro da aggiungere
Francesco Costa, dal suo blog.
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giovedì 10 dicembre 2009
Spazio all'interpretazione
venerdì 27 novembre 2009
Coitus interruptus
"1970 - All’aeroporto di Manila nelle Filippine, Papa Paolo VI viene leggermente con un pugnale da un imbianchino travestito da prete"
Quelli di "Accadde oggi" hanno elementi che Giacobbo neanche col binocolo.
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sabato 10 ottobre 2009
Problemi alle articolazioni; vi lascio in buone mani.
Al solito, Luca.
Se l’espressione “uguali davanti alla legge” fosse davvero matematica e assoluta, non esisterebbero l’immunità parlamentare (l’autorizzazione a procedere) né l’immunità diplomatica, né quella concessa agli stessi giudici della Corte Costituzionale. Invece la Costituzione ha previsto queste deroghe. Non avendo previsto quelle contenute nel lodo Alfano, la CC lo ha dichiarato incostituzionale.
Poi, visto che ultimamente ho qualche problema anche intestinale, ho cercato qualcuno che riuscisse a tirare fuori quello che avevo nella pancia.
Benty, un genio. Ha fatto su un casino che non vi dico, negli ultimi tre giorni.
martedì 22 settembre 2009
Quelle serate un po' così
Qui affianco, il mio.
sabato 19 settembre 2009
Roma come l'Illinois

p.s.: la fotogallery io la vedrei tutta. Così, per sfizio.
update:
Circa.
Nel senso che non sai contare o che non eri sicuro che lo fossero?
Persone, dico.
martedì 15 settembre 2009
In questo post non si parla di musica

Con lui ho sempre avuto qualche problema, sì.
Era una serata di fine dicembre del 2003, e un amico mi aveva segnalato questo pianista classico, dal cognome pesantissimo, avvezzo a sconfinare in sottogeneri non di rado esplorati da lui per primo. L'album propostomi era sul mercato già da un paio d'anni, si chiamava "I Giorni", ed era solo l'ultimo prodotto di questo artista, già noto a molti dei profani (che ebbero a tesserne le lodi negli anni successivi) per un album di un settennio prima che ebbe un discreto successo. Gli altri, quelli del giro, lo conoscevano da tempo per una sterminata serie di progetti e collaborazioni, comprese diverse colonne sonore (Nanni Moretti e Michele Sordillo su tutti). Era il periodo nel quale Studio Aperto e La vita in diretta non lo spalmavano sotto qualsiasi servizio, dal bambino addentato dal cane, al ritorno della primavera, al sto morendo di tumore ma dono il midollo alla mia figliastra perchè guarisca dalla leucemia che poi tanto c'ha il diabete e le torte sacher non le potrà mangiare mai.
Dimentico il cd in macchina (senza averlo mai ascoltato) per un mesetto buono. Poi, una sera guidando in solitudine, complice una situazione sentimentale che andava aggrovigliandosi in modo incontrollabile, decido che è ora di dare una svolta. Cambiare musica. Allungo la mano sul sedile posteriore e recupero dal mucchio proprio quel cd. Lo metto, mentre continuo a guidare e a riflettere su quello che sta succedendo alla mia vita. Nel frattempo le note si insinuano nei miei pensieri, li avvolgono. No. Di più. Ne entrano a far parte. Li condizionano, li possiedono, li spingono mentre iniziano a vorticare freneticamente, li trascinano, cullandoli, mentre rallentano. Io, quella prima volta, l'album è come se non l'avessi sentito. Come se ogni singola nota l'avesse partorita la mia mente. Non c'era più solco, nessuna distinzione, tutto era totalmente integrato, preciso, perfetto.
Ho pianto.
Vaffanculo, ho pianto.
Per un mese non ho ascoltato altro. Ne sentivo il bisogno fisico, era come se potessi rimanere solo, con me stesso e i miei privati tormenti, esclusivamente attraverso quella chiave. Una porta, non per uscire, ma per entrare. La sto facendo un po' melò, forse, ma alla fine qualcosa del genere l'abbiamo passato tutti, in una qualche misura.
Poi, basta.
Un mese dopo, all'incirca, per la prima volta, e per motivi indipendenti dalla mia volontà (che tutt'ora mi sfuggono) ho ascoltato "I Giorni" di Ludovico Einaudi completamente spogliato della veste catartica (mi odio quando uso parole del cazzo come catartica, ma funziona nel concetto) del quale lo avevo rivestito. La lampada di Aladino non funzionava più, e la vedevo finalmente per quello che era.
Sostanzialmente un album di merda.
Poco più di una roba banale e mediocre; sì, magari con qualche idea da salvare, ok. Ma poca cosa, davvero. La sbornia di quei giorni mi era passata all'improvviso, e avevo scoperto che il Don Perignon del quale mi stavo ubriacando era, in realtà, una tanica di miscela al 3%.
Disorientamento, sconforto, delusione. Non capivo bene, ma così stavano le cose. Quindi, pazienza. Sì, va avanti.
Non era finita lì, però.
Qualche mese dopo, uscì "Una mattina", e stavolta decisi di comprarlo; così, senza troppe speranze. Che poi lo shopping compulsivo non è mica una patologia femminile. Una va sulle scarpe, io vado al Club 33 in corso Umberto. Eccheccazzo.
Sorpresa.
Un capolavoro.
Travolgente, impetuoso, potente nella sua infinita dolcezza. Cristo santo. Muoio.
Per un mese.
Poi.
Uguale.
L'ho stramaledetto in privato per le pacchianate orrende che osava spacciare per musica, lui e quei finocchi che gli suonano affianco. MA NO. NO! Mi sono incazzato quasi quanto pochi mesi fa, quando quella faccia tonda con una feritoia longitudinale di Giovanni Allevi, ai mondiali di nuoto di Torino, raccontò della sua tecnica di ripassare le partiture sott'acqua. A memoria. Che poi gli restava il tempo per farsi venire l'ispirazione per i nuovi pezzi. Ma vaffanculo.
Mi aveva fregato ancora.
E ancora mi fregò in seguito.
Così per Divenire, un po' meno per Diario Malì che tutto sommato ho gradito anche oltre il mese, ma sempre così fu per Le Onde, per Eden Roc. per Luce dei miei occhi.
Un mese di assuefazione e totale annullamento del senso critico. Un mese nel quale avrei buttato Chopin e Keith Jarrett nel cesso per 'sto cazzone milanese. Un mese, solo un mese.
Quindi, se nel prossimo mese vi dirò che Nightbook, appena uscito, e appena comprato, è il più bell'album del decennio, per favore;
NON credeteci.
Grazie.
Ho appena finito di ascoltarlo.
E' il più bell'album del decennio.
venerdì 11 settembre 2009
mercoledì 26 agosto 2009
Le ultime da Obliolandia
Ma un po' di preoccupazioni nel "pre" ci sono sempre, tipo:
- e se nel frattempo cade il governo? (no, non quello italiano, figurati. Parlavo dell'Tagikistan)
- e se nel frattempo i Cure fanno un concerto gratuito sotto casa mia?
- e se nel frattempo ci sfrondiamo la Binetti dalle palle? (dall'andare nell'UDC, alla dipartita per volere dell'Altissimo, va bene tutto)
- e se nel frattempo si scopre una nuova cura per la psoriasi?
- e se nel frattempo si estinguono le anemoni di mare?
- e se nel frattempo Bono dice che non glien'è mai fottuto un cazzo della fame nel mondo?
- e se nel frattempo la gente smettesse d'improvviso di chiedere "ehi, come va?" alle persone che non vede da anni e che non rivedrebbe volentieri per altrettanti anni?
Ci sono quelle robe lì, che uno deve sapere.
E allora uno sta lì, ad immaginare giorni e giorni impiegando il tempo libero a spulciare feed arretrati, e a postare tutto il matriale recuperato offline, per tentare di ridare una credibilità al proprio livello d'informazione.
E poi?
E poi niente.
Sono tornato da quattro giorni ed oggi per la prima volta ho deciso di mettere mano al blog.
Non ho ancora guardato i feed.
Non ho aperto giornali.
Non ho ascoltato radio.
La tv, vabbè, quella non varebbe comunque come mezzo d'informazione, ma comunque l'ho accesa in ACQUARIO MODE.
Niente.
Niente di niente.
Vivo in un oblio odioso e colpevole, ma oltremodo rassicurante, se non altro perchè non mi girano le palle dacchè sono in questa condizione.
E non è poco.
Aveva ragione Nietzsche, cazzo.
Le pecore.
Le pecore sono felici, eccome.
Purtroppo oggi si è rotto l'incantesimo, quindi da domani ricomincierò ad essere incazzato come sempre. Ora vado felicemente a prendere a testate il lampadario.
Bentornati a tutti.
Scusate il ritardo
giovedì 23 luglio 2009
martedì 14 luglio 2009
Foret Nationale (Brussels, Belgium) 17/10/1973
Allucinante per funzionalità, velocità, store e stabilità.
Applicazione dell'anno.
Ad ogni modo il sito si chiama Wolfgang's Vault, ed è qui.
Buon divertimento, a voi che nel 2009 non avete smesso di spipponarvi con i Pink Floyd (chi tiene 'recchie per intendere..)
lunedì 13 luglio 2009
Passi per l'autista, ma almeno..
"Il partito non è un taxi, dove si si paga la corsa e si scende, ma è una cosa- Melandri:
seria"
“A Grillo vorrei dire che il PD non è un tram su cui si può salire- Bersani:
all'occorrenza"
”Il Partito democratico è una cosa seria e certamente non un autobus dove uno
salta su per fare un giretto"
Almeno decidiamo cosa cazzo stiamo guidando, per favore?
domenica 12 luglio 2009
Gli umori della base
CIAO BEPPE,IO SONO ASSOLUTAMENTE CONTRARIO ALLA TUA CANDIDATURA, IN QUANTO
I PARTITI PDL ELLE E PD MENO ELLE SONO DIVENTATI DELLE LOBBY DEGLI INTERESSI
PRETTAMENTE PRIVATI DELLO PSICOPEDOMAGNIACCIA'NANO, ALIAS LO PSICONANO PER I
PROCESSI CHE NON VUOLE FARE E' COME FINIRE IN BOCCA ALLO SQUALO, SE PREFERISCI
IL PARAGONE, NON SO' SE I TEMPI SIANO MATURI, MA ME LO AUGURO PRESTO CHE NOI
CITTADINI ITALIANI, NOI ISTITUZIONI REALI ( E NON I PARTITI), CI RIPRENDIAM0 NOI
IL POTERE CHE CI APPARTIENE IN QUESTA M...... DI PAESE CHE E' L'ITALIA.
ALVISE.
Uno dei sempre moderati commenti dal blog del neocandidato alla segreteria PD.
Creature tue, queste, caro Beppe.
Auguri.
Ho visto cose
Peter Pan invece fa sapere che aspetterà di elaborare la sua piattaforma programmatica.
venerdì 10 luglio 2009
Civil Twilight - Letters from the sky
Da 3:20 in poi è davvero notevole, ma io non perderei nemmeno gli altri tre minuti.
martedì 7 luglio 2009
Pop (corn) art
Vaglielo a spiegare adesso all'agricoltore che adesso devono portargli il campo in una galleria d'arte per un vernissage.
sabato 4 luglio 2009
iFohn
Nel dubbio seguo il consiglio e aspetto va'.
Oggi come ieri. Ma se possiamo non come domani.
Scusate la gaffe serracchiana, ma non voterei mai Franceschini perché è
molto antipatico. Il suo supporter è Veltroni, dimostratosi politicamente un
incapace. Ma vorrei ricordare che il manifesto per il partito democratico di
Michele Salvati, da noi pubblicato, conteneva una clausola: tutti dentro il
progetto, salvo D’Alema e Marini che lo boicotterebbero. Ecco. D’Alema ha
spiegato ieri, appoggiando Bersani, che il progetto gli ha sempre fatto schifo.
Lo stesso fa Marini, dall’altra parte. Il post PCI e la post DC lodano gli
apparati, fanno gli scongiuri contro la vocazione maggioritaria e le primarie,
non vedono l’ora di rifare vecchi centrosinistra. Auguri
martedì 23 giugno 2009
Ipse dixit
“Le smentite a ripetizione rivelano solo che abbiamo una classe politica
nuova che non ha ancora assimilato il fatto che un politico è un uomo pubblico
in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale.
[…] Quattro anni fa, e cioè in tempi non sospetti, scrissi che la nomina di
Giampaolo Sodano alla Rai nasceva dai salotti di Gbr, la televisione di Anja
Pieroni. Oggi penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei
leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo
costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il
paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia. Di Anja
Pieroni sapevamo tutto da sempre e non era solo un personaggio della vita intima
di Craxi. La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico
deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa
regola rinunci a fare il politico”
Augusto Minzolini, neodirettore Tg1, 29 ottobre 1994.
Però sono passati quindici anni; oggi, pare abbia cambiato idea.
Cani e padroni di cani

sabato 20 giugno 2009
Trentatré trentini entrarono in Trento trotter..insomma quella roba li.
Tre Italia, operatore telefonico in genere discretamente vituperato ma molto
forte sulle offerte commerciali per il traffico dati ha fatto il colpaccio. Da
luglio si aggiungerà a Voda e Tim nell’offerta del nuovo iPhone 3Gs. Gli
ottimisti sperano che le tariffe proposte siano meno indecorose di quelle
annunciate dai due giganti della telefonia mobile italiana.
Via Mantellini
Scommettiamo?
mercoledì 17 giugno 2009
lunedì 15 giugno 2009
Per la precisione
C'è un giornalista. Uno di quelli lì. Uno che avrebbe avuto davanti una carriera in discesa, nei laboratori proiettiani o nella fucina dello Strehler. E invece decise di fare altro.
E fin qua, benissimo.
Poi però, arrivò il giorno nel quale capì; capì che la sua strada era un'altra.
Capì che non faceva più per lui nè la strada forense, nè la via del giornalismo.
Capì.
Lui era Attrice!
Lui voleva essere Attrice, e iniziò a perseguire quella strada. Iniziò ad interrogarsi su come avrebbe potuto conciliare la sua insoddisfacente occupazione con la sua irrefrenabile aspirazione.
Scoprì la televisione.
E fu così che ad Annozero iniziò ad incarnare la nuova miscela di personalità, la sintesi perfetta tra Valeria Marini, un Nicolò Ghedini di sinistra e Indro Montanelli (o così ama dire lui).
Ora è finalmente realizzato, ora sì.
Ora vive in una piccola villetta di campagna insieme al suo Ego e ai suoi due cani.
Le giornate scorrono tranquille tra le enormi pareti a specchio nelle quali, si racconta, ami vedersi riflesso per provare i nuovi pezzi che il suo pigmalione, Michele Santoro, gli concederà di proporre a inizio trasmissione.
Sono stanco.
Sono stanco di difendere per mesi il giornalismo obiettivo e impegnato, sono stanco di incazzarmi con Il Giornale e il suo strisciante e bavoso direttore. Sono stanco di indignarmi per le trovate di Vittorio Feltri. Sono stanco di cercare giorno dopo giorno la verità.
E sono stanco perchè finchè ci sarà Marco Travaglio a fare l'opinion leader di sinistra io non avrò elementi per contrastare le menzogne della stampa del signor B.
Visto che lui é l'espressione dei metodi Giordano-Belpietro-Feltri applicati alla visione dipietrista del mondo.
Faccia come crede.
Ma almeno non abbia la pretesa di prenderci tutti per il culo, grazie.
Ah, dimenticavo: un esempio, l'ultimo in ordine di tempo.
Purtroppo non l'ultimo in via assoluta, ne siamo certi tutti.
sabato 13 giugno 2009
Così, per caso, un podcast
11 Luglio 2006
Minuto 10 e 40''
Daria: "A quale posizione vi sentite più vicini: rutto libero alla Fantozzi, o spinello libero alla Capezzone?"
Capezzone.
Ed è così che Daria ha sfornato la miglior battuta della sua carriera, senza nemmeno poterlo sapere.
Rarissimo caso di umorismo postumo
martedì 9 giugno 2009
Tirare le somme
- mio padre ha votato Lega, a destra per la prima volta nella sua vita, credo;
- mia nonna si è astenuta, chè lei c'ha n'età e al seggio si perde;
- mia madre l'avevo convinta. Ma poi si è dimenticata il cognome e quindi non ha messo la preferenza;
- la mia ragazza ha votato Sinistra e Libertà o Radicali, non ho capito, e comunque non l'ho convinta;
Bè, è andata bene, no?
Fossi matto
Sto esagerando, lo so.
Negli ultimi dieci giorni (poco tempo e una buona dose di pigrizia hanno fatto la loro parte) la percentuale di filmati postati mi mette in diretta concorrenza con youtube stesso.
Da oggi smetto e mi limito, promesso.
Ma non prima di questo raro esempio di giornalismo d'assalto.
lunedì 8 giugno 2009
A vedere bene
Brava Debora.
Qui sopra la seconda parte del suo intervento all'assemblea dei circoli.
Così, per chi avesse dimenticato quante palle ha sotto, l'avvocato.
sabato 6 giugno 2009
Feel.love.thinking.of

venerdì 5 giugno 2009
lunedì 1 giugno 2009
I ferri del mestiere
La differenza tra testimonianza e chiacchericcio è la stessa che passa tra una registrazione e un virgolettato.
Mario Giordano, la prossima volta (se davvero pensi che i giornalisti dell'Espresso siano così imbecilli da farsi fregare così) spendi cinque euro all'Hao Mai per un registratore.
Pirla.
sabato 30 maggio 2009
martedì 26 maggio 2009
domenica 24 maggio 2009
Snobmaster
"Ah, Olivier! Quest'anno vado in vacanza a Paris!"
"Ah, sì?" (continuando a tagliare chiome, senza mostrare il minimo interesse per la cosa)
"Sì, ma solo qualche giorno. Sarà un tour organizzato interamente in bici, l'anno scorso ho fatto la stessa cosa a Berlino"
"Oh. Divertente. (senza scomporsi minimamente)"
"Già! Bè, dovrai consigliarmi qualche meta interessante, visto che diversi mesi all'anno li passi là.."
"Oh, guarda. Io la sto sempre in casa."
Gioco, partita, incontro.
Tutti a casa.
sabato 23 maggio 2009
venerdì 22 maggio 2009
giovedì 21 maggio 2009
After all the words we sing
Peccato solo le calze dello psicanalista.
mercoledì 20 maggio 2009
I potenti mezzi della tecnica
Tenere da parte per quei giorni che "il mio è il peggior lavoro del mondo".
Mapporc!
Ce l'avessi pur io, un blecchebberri.
Memori(e) condivise
"Eh, li ricordo bene quei tempi; erano anni difficili, ma noi continuavamo a tenere duro"
"Può dirlo forte. Era una generazione di persone con il senso del dovere, quella; sapevamo cosa voleva dire fare sacrifici! Sapevamo quale era il significato del termine resistere, noi!"
"Davvero, sì. Se lo ricorda B.?"
"E come potrei averlo dimenticato!"
"Quegli anni io li ho dedicati interamente a lui, sa? Davvero, non passava giorno che non parlassi di lui, che non scrivessi di lui, che non pensassi a lui. Insomma, quegli anni io li ho passati praticamente attorno a lui. Se ci penso, ora.."
"Ah, ma anch'io, sa? Guardi, non mi sono perso un intervento, un comizio, uno spot, una manovra finanziaria. Niente. Dove lui c'era, c'ero anch'io. Nemmeno un processo. Lui si faceva processare, e io ero la. Lui faceva dichiarazioni spontanee, e io c'ero. Lui veniva assolto, e io ancora lì"
"Incredibile ciò che accadde in quegli anni, no?"
"Incredibile, già."
"No, dico sul serio. Mai vista una cosa così"
"Sì, sì, ha ragione. Tanto ormai l'ha capito come la penso."
"Certo, ci capiamo noi due. L'ho visto subito; modestamente, ho un certo fiuto"
"Sa che le dico? Che una serie di ingiustizie così non si sono mai viste, mai!"
"MAI! Delle cose ve-rgo-gno-se! Che a pensarci, oggi, guardi, mi si arriccierebbero i capelli, ad averli ancora"
"E Mills? Se lo ricorda Mills?"
"Quello scimunito! Certo che me lo ricordo!"
"Una campagna di disinformazione in piena regola!"
"Ah, ma quelli lo sapevano fare il loro mestiere, lasci che glielo dica. Gli davi in mano un fatto finito, compiuto, impacchettato, e loro? Loro non c'era verso che lo accettassero. Quante volte hanno rigirato a piacimento la realtà? Erano delle iene, può contarci!"
"Ah, sì. Quelli sì!"
"Meno male che poi le cose sono cambiate"
"Ah, sì. Bè, dopo l'assoluzione tutti hanno capito da che parte stava la verità"
"Assoluzione? Quale assoluzione?"
E fu così che Marco Travaglio e Luigi Galluzzo se ne andarono, immersi nel fruscio dei piccioni, con un lieve senso di frustrazione e la forte sensazione di non aver capito un cazzo di quella bella mattinata di primavera del 2040.
lunedì 18 maggio 2009
Vodafone è il Male
domenica 17 maggio 2009
La donna che usciva con papi

E il comandante in capo sarà Topo Gigio
"Non si capisce a che titolo parli questa signora Boldrini e, per dirla con
La Russa, ce ne freghiamo.
Noi non accettiamo lezioni di democrazia da nessuno", aggiunge Gasparri.
Insomma, tutte le volte che qualcuno, a forza di gridare al lupo, al lupo! riesce a farmi venire un qualche remoto dubbio che questa democrazia corra dei pericoli concreti, arriva Gasparri.
E io dormo tranquillo.
Chiedermi di credere che a smantellare l'impianto democratico di questo stato sarà Gasparri sarebbe come cercare di convincermi che Sbirulino, in realtà, sia il figlio stronzo di Charles Manson.
sabato 16 maggio 2009
Bene

detto questo, al primo ascolto non mi sembra che dica niente di nuovo. Comunque, è a gamba, chettefrega.
update: no, aspetta, c'è una versione strappalacrime di the Hardest part/Postcards from faraway che mi sembra notevole.
mercoledì 13 maggio 2009
Hai visto mai questi si divertono
Ora, le strade sono due: o decidiamo di far finta di nulla e li riportiamo tutti indietro (tanto noi siamo il paese delle libertà e facciamo un po' come cazzo ci pare), il che sembra una scelta azzardata, ma sull'onda del consenso popolare non così remota;
oppure, al di fuori degli annunci tipo "Signora! non si preoccupi, continui pure a impostare la sfoglia che ci penso io a tenere lontani quegli extranegri", decidiamo di prendere atto del fatto che c'è gente che può e vuole ricostruirsi una vita in Europa, e può farlo solamente se qualcuno gliene riconosce il diritto.
Che sia l'Italia o la Libia a farlo.
(p.s.: alzi la mano chi di voi non sarebbe felice di sapere che a decidere dei suoi diritti sia il simpatico e democratico Gheddafi. Daaai!)
lunedì 11 maggio 2009
Ecco dove li avevo già visti
“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti
di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si
costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove
vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro
affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due
e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro,
sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi
dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente
davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani
invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a
mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se
ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perchè poco attraenti
e selvatici ma perchè si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo
agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri
governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non
hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e
quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali.”
Il testo è tratto da una relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912. La relazione così prosegue:
“Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e.
ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli
americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il
salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima
relazione, provengono dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare i documenti
di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima
preoccupazione”
Grazie a Bastet
lunedì 4 maggio 2009
Diversamente abilitati
Dieci ore e centinaia di commenti dopo, Facebook lo ha riabilitato.
Vuoi vedere che a Palo Alto sono più sensibili a un moto di indignazione duepuntozzzero che ai latrati parlamentari di un leghista ferito?
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Tel. ore pasti.
Ma anche nel cuore della notte va benissimo, grazie.
mercoledì 29 aprile 2009
Radio Macondo
Non li ascoltavo da anni, ormai; il rapporto, già di molto indebolito nel corso degli anni, si era definitivamente lacerato dopo l'uscita di Cisco dal gruppo; era stato doloroso, per davvero.
No, no, non doloroso come per qualsiasi altro gruppo agli occhi di un fan, no, ve lo assicuro.
Loro avevano una cosa in più, assolutamente straordinaria; non erano tecnici, assolutamente non originali, non erano esaltanti dal vivo; ma andare a un concerto dei Modena, per diversi anni della mia vita, era l'unico modo di sentirmi davvero a casa.
Il pubblico.
Il pubblico, cazzo.
Quello era il loro punto di forza.
Persone che avevano non solo gusti musicali, ma una visione comune del mondo, ci si illudeva.
A ogni nuovo album non si pensava a quanto fosse ben studiato, ben suonato, ben arrangiato. Chissenefrega.
Si pensava cosa diavolo ne avrebbero pensato gli altri, quali emozioni avrebbe suscitato, ci si immaginava i concerti futuri, le birre, le sigarette, le discussioni, le nuove amicizie.
Oggi è stato diverso.
Oggi li ho ascoltati come faccio con chiunque altro, analizzandone l'esecuzione, il suono, la voce, i testi, e tutto il resto; è stato come guardare una donna che non vedevi da anni, e che per anni hai amato e chiederti come diavolo avesse potuto piacerti anche solo per un secondo;
è stato frustrante.
Sono cambiato. Io, non loro.
Peccato,
è stato bello, finchè è durato.
Oh, please, stand by me..
quattro anni fa nasce "Playing for change", un progetto pensato per parlare di musica, di solidarietà, ma soprattutto di persone; e sono proprio le persone insieme alla sua natura multiculturale e all'estensione geografica a renderlo grandioso;
la storia e il fimato li trovate quì;
cinque minuti per ricordarsi che il mondo non è solo kebab, papi, ciarpame, e Cofferati;
grazie ad anecòico
martedì 28 aprile 2009
lunedì 27 aprile 2009
domenica 26 aprile 2009
All'anima de li mortacci

sabato 25 aprile 2009
A volte, ritornano
E l'Africa?
p.s.: la virgola nel titolo, per chi sa cogliere il riferimento. Altrimenti niente.
giovedì 23 aprile 2009
martedì 21 aprile 2009
Eppi bordai tu mi!
E ora tutti a fare il trenino.
lunedì 20 aprile 2009
Scemate
domenica 19 aprile 2009
Dietro le quinte

La storia è certamente da contestualizzare in un panorama di miseria e di disagio assoluto.
Ma fa comunque piuttosto schifo.
domenica 12 aprile 2009
Pro memoria pasquale
“L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o
sproporzionate rispetto ai risultati ottenuti può essere legittima. Si rinuncia
all’accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di
non poterla impedire. Le decisioni spettano al paziente, se ne ha la competenza
e la capacità, o altrimenti a coloro che ne hanno legalmente diritto,
rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del
paziente.”
Cardinal Joseph Ratzinger, catechismo della Chiesa cattolica, 1994, par.
2278.
Hai visto mai che torni buona.
Via Luttazzi
sabato 11 aprile 2009
Pulizie di primavera
venerdì 10 aprile 2009
giovedì 9 aprile 2009
martedì 7 aprile 2009
Eh, già
"Siamo ancora abbastanza scossi"
Emma D'Aquino, inviata del Tg1 da Onna, poco dopo il forte terremoto delle 19 e 35
Prova con "ciarlatano"
Purtroppo temo che la questione si rivelerà tutt'altro che chiusa per i media.
E per gli sciacalli.
lunedì 6 aprile 2009
Earthquake on the radio
Tutta la giornata è trascorsa così, al lavoro, in auto, le cronache del disastro si facevano più dettagliate, e sempre meno confortanti;
ho apprezzato la linea tenuta da Radiorai che , perfino su Radio2 (dedicata solitamente all'intrattenimento), ha scelto di stravolgere il palinsesto e di fare un ottimo (davvero, finalmente) servizio pubblico; non voglio dire che questo fosse l'unico modo di affrontare la cosa, per carità (chi ha scelto di fare intrattenimento nonostante tutto non ha certo percorso una via semplice), ma Radiorai è riuscita a gestire la tragedia con sensibilità e buonsenso, dando spazio ad appelli e testimonianze utili e circoscrivendo polemiche idiote e dichiarazioni farneticanti (Di Pietro su tutti, ma l'elenco è lunghissimo).
Paradossalmente il livello dell'informazione si abbassava notevolmente in corrispondenza dei Gr, dove, come al solito, si è fatto largo sfoggio di espressioni abusate e di pigrissimi clichè giornalistici (l'ultimo è stato un capolavoro di mixaggio: "...nel frattempo si è prontamente scatenata la macchina degli aiuti dall'estero..."), ma per il resto la gestione del palinsesto è stata impeccabile.
Bravi.
Poi sono arrivato a casa, e ho fatto l'unica cosa intelligente che mi venisse in mente:
ho preso la bici e ho pedalato come un pazzo per quaranta chilometri.
Non sarà servito a niente,
ma mi sono sentito meglio.
sabato 4 aprile 2009
venerdì 3 aprile 2009
"Get out of my property"

C'è una cosa da dire: la storia non è male, ma sono quasi certo che senza questo strepitoso ottantenne ad interpretare in toto la parte del vecchio reazionario reduce della guerra in Corea, probabilmente mi sarei addormentato molto prima del colpo di genio finale;
la storia è costruita da lui e su di lui, non ce n'è; non riesco a immaginare nessun altro al suo posto.
Perchè quello non è un ruolo, quello è proprio il vecchio Clint.
Integerrimo, scontroso, ultraconservatore, razzista, abitudinario, orgoglioso; molto più legato ai suoi ottanta metri quadri di giardino che alla vita dei suoi figli, che, peraltro, ricambiano;
Tutti i clichè tipici dell'americano medio del midwest sono rappresentati alla perfezione da Clint e da quello che Clint ha rappresentato in tutta la sua carriera (ultimo splendido decennio escluso);
Un'altra cosa: quando uno arriva a ottant'anni in genere ci si accontenta che sia ancora autosufficiente; lui oltre a dimostrare una volta di più una lucidità mentale e una sensibilità fuori dal comune, è uno di quelli che se ti dice: "ti sei mai accorto che c'è qualcuno che è meglio non fare incazzare?" tu, capisci immediatamente che sta parlando di se stesso.
Foss'anche in pigiama in mezzo ad un esercito di energumeni armati.
Figo oltre ogni limite.
I love this game
LeBron James gli ha fatto capire che può tranquillamente andarsene a pelare patate.
Ma figurati
Ma tanto io non ci credo.
mercoledì 1 aprile 2009
Pappappero
In Francia si è già arrivati al sequestrare imprenditori;
A Verona, invece, lo scontro sociale lo gestiscono diversamente.
lunedì 30 marzo 2009
"Magari c'è già stato"
L'intervista completa su La Stampa la trovate qui.
sabato 28 marzo 2009
MarkeTIM / 2 (Finito, ora?)
Belli i tempi in cui ti rompevano le palle solo con le offerte promozionali della compagnia telefonica.
MarkeTIM
Però a me che TAXI DI BALDOVIN PAOLO faccia SERVIZIO TAXI CON CONDUCENTE e vorrei pure vedere farlo senza COMPRENDE SERVIZI SUL LAGO DI GARDA E PROVINCIA DI BRESCIA e 'sti gran cazzi PER INFO 33553359** eh, no che non te la do la soddisfazione di mettere il tuo telefono intero anche qui dopo che la Tim mi manda i messaggi promozionali sulla tua schifosissima carretta gialla per giunta sul telefono delle emergenze.
Da oggi, manco fossi l'ultimo taxi rimasto sulla terra ed io dovessi accompagnare mia figlia incinta a partorire.
Armi improprie
venerdì 27 marzo 2009
Spaghetti web

Dal blog di Francesco Costa
mercoledì 25 marzo 2009
martedì 24 marzo 2009
domenica 22 marzo 2009
sabato 21 marzo 2009
Avercene

"Lo snobismo non è un passatempo per spocchiosi intellettuali; è un modo per salvarsi dalla volgarità che ci circonda"
martedì 17 marzo 2009
The killer in me is the killer in you
Oggi a me è capitato con questa.
p.s.: il video fa piuttosto schifo; ascoltatela a occhi chiusi, funziona meglio.
lunedì 16 marzo 2009
Basta casini!

adesso appena capisco con chi diavolo ce l'avessero e perchè abbiano deciso di fare un manifesto completamente privo di senso, vi faccio sapere qualcosa.
Stanno arrivando diverse ipotesi:
- I vicini di casa di Azzurra e Pierferdi hanno un rapporto conflittuale da sei mesi a questa parte, e lui ha deciso di mandar loro un segnale forte;
- Il pechinese di Azzurra si azzuffa in continuazione con lo siamese di Pierferdi, e così hanno deciso di rendere pubblica la questione per vedere se l'imbarazzo per lo sputtanamento li placa;
- Gli operai che stanno facendo i lavori di ristrutturazione a casa loro non fanno che sbraitare in continuazione, e il cruciverba nel quale Pierferdi sta riversando tutte le sue energie intellettuali da mesi, non ne trae giovamento (quel maledetto nove verticale, cazzo);
- Azzurra non si perde una puntata di x-Factor, ma questa continua rissa tra Morgan e la Ventura la sta sfinendo; dopo un paio d'ore dall'aver chiesto a Pierferdi se non ci fosse nulla da fare per sopperire a questo strazio, lui si presenta sulla porta della camera da letto con questo capolavoro comunicativo in mano, corredato da un sorrisetto vispo tipo quello di Calderoli; lei si volta dall'altra parte emettendo un gemito di compassione, lui lo prende come un segnale d'approvazione e corre a tappezzare la città;
- Hanno sbagliato: il messaggio originale era: "smettetela di lwkrxdkfrad";
- Pierferdi ha delegato la sua campagna elettorale agli autori dei Teletubbies;
- Pierferdi ha deciso di candidarsi a sindaco di Topolinia;
- I testimoni di Geova hanno falsificato la firma di Pierferdi;
Appena ne so qualcosa di più aggiorno, promesso.
domenica 15 marzo 2009
sabato 14 marzo 2009
Ma Peppone?

Berlusconi: "Cattocomunista!".
Franceschini: "Clericofascista!".
Ah, vedo che vi conoscete già.
Questa fa ridere, per esempio.
Ah, ma l'hanno detta davvero?
giovedì 12 marzo 2009
Not in my name
p.s.: provate a mettergli un turbante in testa e un kalashnikov in mano e vedete un po' a chi assomiglia.
mercoledì 11 marzo 2009
Fair play
Cristiano Ronaldo dribbla quattordici giocatori dell'Inter, due steward, un guardalinee, l'arbitro, un venditore di panini, un giocatore del West Ham che era in tribuna a vedere la partita ma che non era riuscito a dribblare in campionato, finchè non arriva Balotelli che, subito dopo essere stato scartato dal portoghese (al quale non era rimasto nessun'altro da saltare), lo abbatte a fucilate.
Salvatore Bagni ha un amarcord dei bei tempi andati, quando anche lui ne tirava giù come fossero poiane, e commenta così: