“L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o
sproporzionate rispetto ai risultati ottenuti può essere legittima. Si rinuncia
all’accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di
non poterla impedire. Le decisioni spettano al paziente, se ne ha la competenza
e la capacità, o altrimenti a coloro che ne hanno legalmente diritto,
rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del
paziente.”
Cardinal Joseph Ratzinger, catechismo della Chiesa cattolica, 1994, par.
2278.
Hai visto mai che torni buona.
Via Luttazzi
inoltro al dietologo pontificio una lettera per ricordare l'importanza del fosforo nella dieta per favorire al massimo la memoria del Snato Padre...
RispondiEliminaahahahahahahaha
ethan